Come scrivere un CV efficace?

Il Curriculum Vitae (o CV) è uno strumento tanto importante quanto sottovalutato!

Il CV, infatti, ci permette di presentare noi stessi e le nostre esperienze e competenze in un determinato settore (o in più di uno) ed è per questo importantissimo, poiché rappresenta il primo contatto con il datore di lavoro. Attraverso il CV, quindi, generalmente si punta a fare una buona prima impressione a chi offre il posto di lavoro e a catturare il suo interesse.

 

 

La composizione del CV:

Magari queste sono informazioni che già conoscete bene, ma è utile ribadirlo. Il CV è composto, in genere, da 5 sezioni:

  1. Informazioni Personali (nome cognome, recapiti telefonici e e-mail, indirizzi, siti internet professionali o link di Social Network come Linkedin o Facebook se i profili sono professionali). In questa sezione, non è obbligatorio inserire lo Stato Civile. Valutate voi se può essere un’informazione utile da inserire;
  2. Esperienze lavorative;
  3. Istruzione e Formazione (i diplomi, le lauree, devono sempre contenere le date di inizio e fine, il nome della Scuola/Università e la specificazione se questa sia statale/privata e, nel caso sia privata, meglio indicare il decreto di equipollenza del MIUR. Le votazioni sono consigliate solo se alte o degne di nota);
  4. Conoscenze linguistiche e competenze (organizzative, tecniche, sociali, etc);
  5. Ulteriori informazioni e voci opzionali: patenti, se si è in possesso di un’auto, pubblicazioni, hobby (solo se pertinenti), partecipazione a convegni, seminari ecc. Se, ad esempio, questi fossero tanti può essere utile utilizzare gli ALLEGATI! 

 

Una domanda, a proposito della struttura del CV, che viene posta spesso è: “va prima l’istruzione o l’esperienza?”.

Ovviamente non c’è una risposta precisa, in quanto è importante che ogni CV sia personalizzato (costruito ad hoc). 

Tuttavia è possibile seguire questa indicazione generale, che prevede di inserire prima l’istruzione nel caso fossimo dei neodiplomati/neolaureati/neoqualificati, dando risalto ai nostri studi.

Al contrario, qualora fossimo da tempo attivi in un determinato settore, potrebbe essere più conveniente dare risalto alle esperienze lavorative, inserendole prima dell’istruzione. 

 

 

Il Livello del Quadro Europeo delle Qualifiche:

Pochi lo conoscono, tanti invece l’hanno visto almeno una volta mentre cercavano di compilare il proprio CV Europass (ex europeo)!

Si tratta del Livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, ovvero il livello del nostro titolo di istruzione equiparato agli standard europei. Specificare a che livello corrisponde il nostro titolo è molto importante se stiamo cercando lavoro all’estero, ad esempio.

Potrà quindi essere utile specificare, accanto al titolo, il numero QEQ corrispondente, ad esempio:

Laurea Magistrale in Psicologia (Liv. QEQ: 7)”.

Potete trovare i livelli corrispondenti ai vostri titoli a questa pagina.

 

 

Come si scrivono le competenze?

Le competenze sono un tipico tasto dolente di chi si appropinqua a scrivere il proprio CV. 

In linea di massima, è consigliabile evitare di inserire competenze che in realtà non si hanno

Per capire davvero quali sono le vostre competenze, potrebbe essere utile fare una mappatura di queste, ovvero ripensare per bene ad ogni vostra esperienza e tirare fuori da essa tutto ciò che avete imparato (può essere utile farlo per iscritto).

E’ consigliabile, invece, inserire le competenze informatiche, evitando però di indicare “internet e e-mail”, ormai date per scontate con l’avvento degli smartphone!

Può essere utile, inoltre, indicare il sistema operativo che sapete usare (Windows/Mac/Linux) e il browser internet (Google Chrome, Internet Explorer, Mozzilla Firefox, Safari), oltre che il grado di utilizzo di eventuali software specifici della vostra professione o di grafica.

Per quanto riguarda le competenze linguistiche, è sempre meglio indicare un “grado” per le diverse comprensioni (scritta/parlata) e per la produzione orale. Potete rifarvi ai gradi del Common European Framework of Reference for Languages (A1, A2, B1, B2, etc), oppure utilizzare i semplici gradi “scolastici” (sufficiente, buono, ottimo).

 

 

Come redigere il proprio CV?

Il CV può essere di 3 tipi:

  • europeo (modello europass);
  • cronologico;
  • funzionale.

 

Il CV EUROPASS è il più anonimo tra i diversi tipi di CV, quello che fa parlare meno di sè. E’ inoltre tendenzialmente lungo…pensate che arriva a 3/4 facciate solo con i contenuti di un neolaureato! 

E’ consigliato usare questo tipo di CV per candidarsi per posizioni all’estero, per concorsi pubblici, nei form online, in cui è preferibile mettere questo anche se non specificato, oltre che, ovviamente, quando espressamente richiesto. 

E’ quindi consigliabile avere sempre una copia aggiornata e ben redatta anche di questo tipo di CV.

Per compilarlo, potete scaricare il file da https://europass.cedefop.europa.eu/it/documents/curriculum-vitae/templates-instructions, oppure compilarlo direttamente online su: https://europass.cedefop.europa.eu/editors/it/cv/compose.

 

Il CV CRONOLOGICO è il modello più accettato e consiste nel presentare le proprie esperienze professionali e la propria istruzione in ordine cronologico, dalla più recente alla meno recente. In questo modo è possibile far risaltare la propria progressione di carriera!

Tuttavia, ha il limite di far risaltare alcuni periodi di inattività o cambiamenti di lavoro.

 

Il CV FUNZIONALE: è ancora molto poco conosciuto! Consiste nel raggruppare, all’interno del CV, le diverse esperienze professionali per aree tematiche. Permette, quindi, di “mascherare” periodi di inattività o i cambiamenti di lavoro e, al contempo, di evidenziare la versatilità della persona, che magari ha svolto varie professioni nel corso della sua vita. 

In ogni caso, è consigliabile redigere il CV sempre ad hoc, ovvero su misura per la posizione per la quale ci si vuole candidare. Quindi, anche nel CV funzionale, selezionare con attenzione le mansioni da presentare, in modo da evidenziare al meglio la coerenza tra le vostre competenze e il profilo richiesto.

 

 

Un’ottima idea per distinguersi:

Fare un CV che spicchi e si distingui per la sua grafica (senza ovviamente esagerare. A tal proposito evitare font come il Comic Sans MC, prediligendo l’Arial. Ricordiamoci che il CV deve essere leggibile!), potrebbe essere una buona strategia per attirare l'attenzione e l'interesse del valutatore.

I datori di lavoro, infatti, ricevono un sacco di CV da diverse persone, ma spesso tutti uguali, grigi, spenti, che poco parlano di sè.

A tal proposito, potete affidarvi ai modelli gratuiti di CANVA.COM, un sito utilissimo per creare diversi contenuti tra cui anche il CV!

 

 

Cosa evitare nel CV?

  • CV troppo lunghi (utilizzare gli allegati!) o troppo sintetici;
  • errori di ortografia e grammatica. A tal proposito è utile rileggere sempre il CV, oltre che farlo leggere ad altri!
  • date non chiare rispetto agli impieghi e/o all’istruzione;
  • omissione di dati personali (es. data di nascita);
  • foto inadatte ad un CV e poco professionali;
  • gli hobby, a meno che non siano attività di volontariato o attività inerenti alle mansioni richieste.

 

…e la foto?!

Spesso, durante gli incontri da me attivati sull’inserimento lavorativo, mi viene posto il quesito se sia utile inserire la foto nel proprio CV.

Inserire la foto è consigliabile, in quanto può accadere che alcuni CV vengano scartati proprio perchè mancanti della foto. Questa, però, deve essere professionale, ovvero adatta al CV! Evitare quindi selfie, ritagli di foto da matrimoni, feste, capodanni in cui si vedono anche altre persone, ma prediligere una propria foto a sfondo neutro. 

 

Se necessitate di altre indicazioni su come redigere il proprio CV, non esitate a contattarmi!

 

 

Dott.ssa Giorgia Salvagno