Servizio di prevenzione, diagnosi e trattamento dell’ansia e dello stress psicofisico

Lo Studio <<Salotto Interiore - La Clinica dell'Ansia>> della dott.ssa Salvagno offre un completo servizio di prevenzione, diagnosi  e trattamento dei disturbi correlati allo stress, all'ansia e al panico, nell'ottica della promozione della salute e del benessere psicofisico.

Perché rilassarsi?

Il rilassamento è un valido ed efficace alleato per combattere lo stress e l'ansia. L’idea alla base dell’apprendimento di una tecnica di rilassamento, è quella di iniziare una nuova e sana abitudine: ritagliarsi del tempo per se stessi e per il proprio relax ed iniziare qualcosa di piacevole per se stessi, senza preoccuparsi se lo si sta “facendo bene” oppure no!

Rilassarsi, infatti, stimola la naturale capacità di autoregolarsi delle nostre cellule favorendo il benessere psico-fisico.

Per ridurre lo stress è possibile intervenire sul proprio stile di vita e modificare alcune abitudini e comportamenti errati che lo comportano. Tuttavia, non sempre ci sono le giuste condizioni per per fare ciò ed evitare lo stress, in quanto a volte esso deriva proprio da abitudini di vita immodificabili o difficilmente aggirabili.

Ecco, quindi, che le tecniche di rilassamento ci offrono un prezioso aiuto.

Lo stress, infatti, se a piccole dosi, stimola il sistema immunitario e porta con sé degli effetti benefici (eustress).

Ma, se come spesso accade viene protratto nel tempo, divenendo cronico, esso può rendere difficile affrontare situazioni nuove o difficili e può tenere la persona in una sorta di costante "allerta", con un conseguente significativo dispendio di energia. Questo tipo di stress è definito distress e può portare a diverse problematiche psicologiche e non, come:

  • disturbi d'ansia e dell'umore;
  • disturbi sessuali;
  • disturbi del sistema immunitario;
  • disturbi del comportamento alimentare;
  • aumento dell'adipe nell'addome (crescita pancetta);
  • disturbi cognitivi (difficoltà di attenzione, concentrazione, vuoti di memoria...). 

 

Il nostro organismo è in grado di tollerare solo per brevi periodi uno stato di alterata omeostasi, definita di allostasi, e quanto più si rimane in questa condizione organica disarmonica tanto più si pagano i danni seguenti (Soresi, 2006):

  1. aumenta il cortisolo ematico per aumento del CRH;
  2. si riducono i globuli bianchi e si altera la formula leucocitaria;
  3. si riducono il linfociti CD4 responsabili delle nostre difese immunitarie;
  4. si riducono le cellule NK che ci difendono dai tumori;
  5. Si riduce la blastizzazione linfocitaria (la risposta dei linfociti ai fitogeni);
  6.  si riduce la produzione di IFN-gamma-IL1-Beta IFN;
  7. aumentano i titoli anticorpali dei virus latenti (Herpes virus-stein-Barr);
  8. si riducono le cellule nervose dell'ippocampo;
  9. aumenta la pressione arteriosa;
  10. aumenta la frequenza cardiaca.

Lo' stress quindi può essere responsabile di danni organici e si distingue in acuto ed in cronico.

Quando lo stress è acuto produce per lo più adrenalina, il cui eccesso costituisce un fattore di rischio per il sistema circolatorio, che può divenire più fragile predisponendo a ictus o infarti, oltre che a emicrania, disturbi cardio e cerebrovascolari, disturbi digestivi come la dissenteria ed insonnie.

Quando invece lo stress è cronico, è contraddistinto da una maggiore produzione di cortisolo, il cui eccesso porta ad una inibizione del sistema immunitario, rendendo il corpo un terreno potenzialmente sensibile a infezioni e cancri. Altresì, l’eccesso di cortisolo può portare a disturbi digestivi come ulcere e coliti, ipertensione, invecchiamento accelerato, disturbi cutanei (eczema, psoriasi), disturbi della memoria (un eccesso di cortisolo può portare ad un restringimento del volume dell’ippocampo), depressione, insonnia e disturbi muscolo-tendinei. 

 


Le tecniche di rilassamento permettono di migliorare il proprio stile di vita.

Tra i benefici derivanti dall'utilizzo di queste tecniche possiamo trovare:

  • normalizzazione delle funzioni somatiche, come il battito cardiaco;
  • alleggerimento dei pensieri disturbanti;
  • recupero della fiducia in se stessi e della sicurezza interiore;
  • facilitazione della regolazione e gestione dell'ansia;
  • modulazione positiva degli stati emotivi.

 

Lo Studio della dott.ssa Salvagno ne utilizza diverse, tutte molto semplici e facili da apprendere dopo un breve periodo di esercizio e che agiscono insegnando anche cosa vuol dire rilassarsi, in modo da poter ricreare poi, autonomamente e quando lo si vuole, il medesimo stato di rilassamento, grazie alla capacità acquisita di riconoscere le sensazioni di relax. 

 

Altresì, il servizio offerto si propone anche di insegnare il paziente il riconoscimento e la gestione dei "sintomi cognitivi" dell'ansia, riguardanti la presenza di pensieri intrusivi, preoccupazioni eccessive, ruminazioni. A tal proposito, si utilizzeranno tecniche quali l'Educazione Razionale Emotiva ("ABC delle emozioni") di Mario Di Pietro e Albert Ellis, tecniche di distrazione del pensiero e tecniche di sostituzione dei pensieri negativi.

 

Infine, ampio spazio viene dato alla gestione dei sintomi dissociativi, caratteristici di situazioni di panico e stress elevato, utilizzando tecniche di centratura e grounding (Puliatti, 2017) che prevedono l'utilizzo degli oggetti attorno a sé e la focalizzazione dell'attenzione su aspetti quali persona-spazio-tempo.

 

 

 

Quali tecniche di rilassamento?

  

Training Autogeno, individuale o di gruppo

Il Training Autogeno è una tecnica di rilassamento molto diffusa, ideata negli anni ‘30 dallo psichiatra tedesco J.H.Schultz e composta da 6 esercizi somatici, che consente a chi lo pratica di recuperare uno stato di equilibrio psico-fisico e di raggiungere una condizione di calma e rilassamento per indurre uno stato di distensione psichica e degli organi e apparati interni. Alcuni fattori, infatti, come ansia, disturbi somatici, stress, umore negativo e/o depresso possono portare le persone ad una condizione di sofferenza sia psichica che fisica, di infelicità.

Il Training Autogeno si dimostra un valido alleato in tali situazioni, offrendo uno spazio di serenità e armonia, che consente di attivare quelle forze e risorse interiori necessarie per affrontare e superare più facilmente le difficoltà, i problemi e i conflitti della vita. 

In particolar modo, è rivolto a chiunque desideri imparare una tecnica per:

  • rilassarsi
  • controllo e gestione di stress e ansia
  • ansia diffusa/generalizzata e fobie specifiche
  • attacchi di panico
  • tensioni muscolari
  • ricreare autonomamente uno stato di calma profonda
  • rapido recupero delle energie psico-fisiche
  • imparare a gestire stati d'animo negativi e pervasivi
  • gestire situazioni di difficoltà e tensione
  • gestione delle emozioni e dell’emotività
  • aumentare la concentrazione
  • miglioramento dell'umore
  • rinforzo della fiducia in se stessi
  • possibilità di addormentarsi facilmente
  • normalizzazione delle fusioni di tutti gli organi, come la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa

Approfondisci QUI la tecnica ed i corsi erogati!

 

Ipnosi

In ambito psicologico, l’ipnosi favorisce il contatto con la propria parte inconscia, permettendo di fare maggiore chiarezza su alcune patologie, come ad esempio le fobie. E’ inoltre efficace nel trattamento della dipendenza da fumo e dei disturbi sessuali come eiaculazione precoce o ritardata, disturbo dell'orgasmo femminile e vaginismo, ed è indicata per le persone che soffrono di disturbi alimentari, specialmente se sovrappeso. 

Inoltre, dato l’effetto rilassante dell’ipnosi, essa diventa una tecnica utile per chi soffre d’ansia e consente, in determinate condizioni come le competizioni sportive, di poter migliorare la propria concentrazione, al fine di migliorare le prestazioni. 

Approfondisci QUI la tecnica!

 

 

Oltre al Training Autogeno e all'Ipnosi, si offre la possibilità di percorsi di rilassamento attraverso la tecnica del rilassamento muscolare progressivo di Jacobson e del rilassamento frazionato di Vogt, oltre che la tecnica di respirazione diaframmatica.

 

 

Rilassamento muscolare progressivo di E. Jacobson

Questo metodo si basa sull'ascolto delle varie sensazioni derivanti dai muscoli del proprio corpo, che, negli esercizi, si contraggono e distendono in base alle diverse fasi. 

E' una tecnica utile per le persone molto tese in quanto permette di ripristinare un naturale tono muscolare, compromesso dalla tensione. 

La tensione muscolare, infatti, porta a dormire male, ad essere irrequieti, a problemi di concentrazione, a disturbi psicosomatici e/o depressivi. 

Questa tecnica, che si può svolgere in qualsiasi momento, ad esempio di nervosismo, si apprende in poco tempo, circa 3 settimane, esercitandosi tutti i giorni per 2 o 3 volte al giorno e dedicando ad ogni sessione circa 5-10 minuti.

Ogni esercizio è composto da tre fasi:

  • contrazione dei muscoli;
  • mantenere lo stato di tensione per qualche secondo;
  • distendere i muscoli rilassandoli.

 

Rilassamento frazionato di O. Vogt

Questo metodo era considerato da Vogt una sorta di sonno artificiale. Infatti, per effettuarlo vi sono determinati aspetti indispensabili, tra cui la riduzione dell'illuminazione, una temperatura confortevole, la chiusura degli occhi, la riduzione degli stimoli acustici, ed una posizione orizzontale. Tutte condizioni, queste, molto simili a quelle che ricreiamo nel momento in cui ci corichiamo per addormentarci. 

Questi aspetti hanno il fine di indurre e favorire il riposo, attraverso la riduzione dell'eccitabilità. 

A tal punto, il rilassamento si facilita attraverso una serie di stimoli verbali, aventi il fine di favorire il rilassamento dei fasci muscolari striati partendo dai piedi fino ad arrivare alla testa, con i conseguenti effetti di distensione, calma, recupero delle energie e maggiore capacità di auto-osservazione psicologica. 

Dopo un periodo di allenamento, la persona diviene autonoma rispetto alla tecnica.

 

 

Respirazione diaframmatica e lenta

La respirazione diaframmatica consiste nell'imparare a respirare secondo la respirazione naturale del nostro corpo. Alcune situazioni di vita o abitudini, infatti, possono portarci al respiro costale o clavicolare con un conseguente introito ridotto d'aria e la necessità di aumentare la frequenza respiratoria. Respirare con il diaframma, invece, consente di espandere la basi polmonari e di recuperare il naturale ritmo di respirazione corporeo. 

Respirare è molto utile e porta con sè alcuni vantaggi: passa inosservato e si può fare praticamente ovunque, quindi anche in un luogo pubblico.

Per imparare la tecnica è sufficiente una sola seduta successiva al primo colloquio. Tuttavia, al fine di un corretto apprendimento, è necessario un allenamento personale di circa 3 settimane.



Mindfulness 

La mindfulness rappresenta un’efficace modalità di gestione dello stress. Portare la consapevolezza a ciò che ci accade in una situazione di stress, modifica già in maniera significativa la situazione, poiché disinseriamo il pilota automatico e usciamo dalla fase di non consapevolezza, tornando pienamente presenti mentre l’evento stressante accade. Infatti attraverso la consapevolezza ci si rende conto di come alcune nostre reazioni eccessive possano essere provocate da una percezione limitata, squilibrata o errata della realtà. Ciò permette di rompere il circolo vizioso divenendo consapevoli di ciò che ci sta accadendo nel momento stesso in cui accade, per poter fare una scelta diversa e abbandonare le abitudini disfunzionali usate fino a quel momento per rispondere allo stress.

In questo modo, evitiamo che la risposta allo stress generi ulteriore stress, riportando più velocemente l’organismo ad uno stato di equilibrio (omeostasi) mentale e fisico.

Con l’esercizio della consapevolezza, quindi, è possibile arrivare a cogliere la reazione allo stress prima ancora che essa si manifesti completamente, in modo da poterla trasformare in una risposta scelta e decisa. È importante inoltre ricordare che rispondere allo stress non significa reprimere le nostre emozioni, ma imparare a osservare e a manipolare le nostre reazioni emotive, fisiche e mentali in modo che esse non ci travolgano in maniera automatica. Sapere di non essere costretti a seguire automaticamente sempre lo stesso percorso di reazione allo stress ci restituisce potere, aumenta la nostra percezione di autoefficacia e la fiducia in noi stessi, ci permette di vedere le cose con maggiore calma e chiarezza e ci consente di rilassarci.


Bibliografia essenziale:

Baruzzo R. (2014), Equilibrio personale e training autogeno. Padova: Libreria Universitaria;

Giacobbe G. C. (2003), Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita. Milano: Ponte alle Grazie;

Kendall P., Di Pietro M. (1995), Terapia scolastica dell’ansia. Trento: Erickson;

Lindemann H. (2003), Training Autogeno. Il più diffuso metodo di rilassamento. Milano: Tecniche nuove;

Marmocchi P., Dall’Aglio C., Zannini M., (2004), Educare le life skills. Come promuovere le abilità psico-sociali e affettive secondo l’OMS, Trento: Erickson; 

Masi L., Galli A. (2016), Training Autogeno. Una terapia antistress. CISU;

Mills P. (2011), Pronto Soccorso Emotivo. FS;

Peresson L. (1990), Psicoterapia Autogena. Padova: ed. CISSPAT;

Puliatti M. (2017), La Psicotraumatologia nella pratica clinica. Mimesis;

Regaldo G., (2014), Manuale di Ipnosi Medica Rapida. Ed. Narcissus;

Schultz J.H. (1968), Il Training Autogeno. Metodo di autodistensione da concentrazione psichica, vol. 1 e vol. 2. Milano: Feltrinelli;

Soresi E. (2006), Il cervello anarchico. UTET.